Nato a Cologna Veneta (VR) nel 1952, si è formato prima all’Istituto d’Arte e poi al Liceo Artistico di Verona. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, conseguendo sempre lusinghieri successi.Il pittore partito con un primo verismo, è andato sempre più impegnandosi in una ricerca post-impressionista, sino ad arrivare all’astrattismo della pittura attuale. La sua pittura può dirsi sviluppata in continue impressioni che, liberate da effetti illustrativi, si caricano invece, di impasti cromatici, di tonalità schiette e subitanee, interpretazioni sintetiche con creazioni passionali.
MOSTRE PERSONALI:
VERONA – Galleria S.Luca, Galleria Frà Giocondo
SOAVE – (Verona)
MEZZANE – (Verona) Villa Maffei
S. BONIFACIO – (Verona) Galleria Centrale
MOSTRE COLLETTIVE:
VERONA – Palazzo della Gran Guardia
MEZZANE – Villa Maffei
TREGNAGO
SAN GIOVANNI LUPATOTO – Centro Culturale Galbier
CELLORE
ILLASI – Casa della Gioventù
LAVAGNO
ZEVIO
BELFIORE
MONTEFORTE
BEVILACQUA
S. BONIFACIO – Galleria Centrale e Centro Commerciale
S. STEFANO di ZIMELLA – Biblioteca Comunale
COLOGNOLA ai COLLI – Villa Maffei
ART EXPO – FILADELFIA (USA) ’94
ART EXPO – VERONA ’94
PREMIO LISBONA – PORTOGALLO ’94
RIO de JANEIRO – BRASILE ’95
Inserito nei cataloghi: ARTE TRIVENETA 92 – L’ELITE 93, 94 – CEIAD 93
PRESENTAZIONI
Assessore alla Cultura del Comuna di San Martino Buon Albergo (VR)
Vittorio Castagna
Ho avuto il piacere di ammirare le opere del veronese Lorenzo Terragin esposte in alcuni spazi del nostro territorio a San Martino Buon Albergo e quando mi sono trovato di fronte ai suoi paesaggi ne sono rimasto colpito.
Un artista con un’ ampia antologia di opere, realizzate nell’arco di decenni, di creatività inesauribile dove si riconosce il dono meraviglioso di essere un interprete attento e curioso della natura circostante.
Nei suoi quadri ritrovo un alto valore estetico ed espressivo dove il coinvolgimento emotivo, dello spettatore, viene cullato dolcemente dal tratto sapiente e pulito.
In qualità di osservatore inesperto, ma sincero appassionato di percorsi artistici, mi ritrovo rapito dai suoi paesaggi innevati, avvolto da una coltre di pace e quiete, immerso in una riflessione intima e senza tempo.
E’ come se avessi davanti agli occhi lo spettacolo della nevicata, nel suo mondo muto, fatto di mille forme immobili e mi sovvengono i versi della poetessa Ada Negri: “ Tutto intorno è pace/chiuso in oblio profondo/indifferente il mondo tace”.
Fa bene all’anima godere di questo silenzio, in un mondo sovraccarico di rumore, e ringrazio Lorenzo Terragin che rende reale, con la sua arte, questa dimensione.
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Il sindaco di Mezzane di Sotto (VR)
Avv. Antonio Domenico Sella
Lorenzo Terragin, nostro concittadino, si appresta a pubblicare il catalogo delle sue opere.
Possiamo accostarci ai suoi lavori solo con lo sguardo profano del semplice osservatore, digiuno di tecniche di ermeneutica e di filosofia estetica che possono spingersi a cogliere, dietro il messaggio manifesto, le motivazioni ed i significati ultimi del processo creativo.
Eppure, senza addentrarci per i sentieri talvolta impervi dell’interpretazione, non possiamo non notare le molte suggestioni che all’artista sembrano derivare dalla terra in cui vive, Mezzane. Così, anche laddove l’opera distilla nella tela la sola impressione, lasciando sullo sfondo il contenuto della concreta immagine che la ispira, si coglie la fascinazione del paesaggio mezzanese che restituisce un senso di immota tranquillità e calma alla frenesia dei tempi moderni. Sarebbe interessante indagare l’origine di quest’intima serenità, se la stessa cioè non derivi anche dalla maturità dell’artista che osserva e coglie nella contemplazione dell’intorno quei pochi tratti del reale che solo all’artista stesso si disvelano, squarciando per brevi momenti il velo di Maya che impedisce all’essere umano – per intrinseci limiti gnoseologici e vieppiù esistenziali – di arrivare al senso ultimo delle cose. L’artista dunque, riesce a catturare questo fuggevole momento rivelatore, per imprimerlo sulla tela e restituirlo alla fruizione di chi lo sappia cogliere.
Abbiamo sostenuto con orgoglio l’iniziativa di Lorenzo, perché abbiamo riconosciuto sin da subito il potenziale narrativo della
sua arte. E’ una narrazione impressionistica che cerca nell’anima di ognuno il proprio interlocutore, parlando il linguaggio della nostra operosa terra e dei suoi paesaggi.
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Presidente “Gruppo Soave in Arte” (VR)
Angelo Ambrosi
Guardando le opere di Lorenzo Terragin si viene colpiti dalla magia sorprendente dei suoi paesaggi, realizzati con una tecnica perfetta e raffinata, in maniera molto realistica.
Sembra di essere catturati dalle sensazioni che egli ha apposto sulla tela, imprigionando i colori nell’intrigo dei rami che egli ama riportare. Un pomeriggio trascorso a casa sua, mi ha permesso di respirare l’amore che Lorenzo ha per la natura, la campagna e le atmosfere semplici, magiche e famigliari, egli ci fa entrare dentro al quadro e sentirci in sintonia con la natura.
Nei suoi quadri il cielo, è l’elemento di partenza che condiziona l’esito finale delle opere, ma anche i riflessi, le ombre, i colori e le atmosfere che crea, come la luce viene a condizionare la fotografia.
Con il “Gruppo Soave in Arte” Lorenzo Terragin collabora da qualche anno, negli eventi collettivi e personali, arricchendo il nostro gruppo di una nota gentile e poetica, ma anche di grande capacità tecnica e artistica.
Lorenzo è un uomo mite ed instancabile, che quando dedica il suo tempo ad una sua opera si immedesima così tanto che lo spazio tempo non esiste più, va ad oltranza, finchè la stanchezza non ha il soppravvento. Se restiamo sorpresi dalle sue opere, è perché Lorenzo, ci insegna che la perseveranza, la precisione, unite ancor prima al credo, portano all’opera finita; questo è il segreto di ogni buon artista.
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Presidente Circolo Pittori – Scultori – Poeti G.B. Cavalcaselle – Legnago (VR)
Valeriano Pavanello
La nostra fame di bellezza trova nei quadri di Terragin l’alimento di cui va in cerca; la screziatura delle sue pennellate ha l’insolita capacità di evocare istanti di bellezza, ritrovati in una natura depurata dalle brutture operate dall’uomo.
Con queste vedute, che delineano uno spazio magico, situato tra realtà concreta del ricordo e la fantasmagoria di un’immaginazione tutta poetica, Lorenzo riesce a toccare qualcosa che sta nel nostro profondo, una nota di purezza, non contaminata dalle scorie che il vivere porta con sé, che forse ha a che fare coi sogni della prima gioventù, quando le prospettive sono ancora libere e pure, e si protendono magicamente all’infinito.
Forse li abbiamo percorsi, i luoghi reinventati da Terragin, o forse ci sono sconosciuti, ma queste opere compiono il singolare prodigio di evocarli, non tanto dal mondo esterno, quanto dalla nostra interiorità, così che osservandoli ci troviamo in essi a nostro agio, come se li avessimo sempre abitati, o meglio, come se da sempre abitassero in noi.
Son fatti della materia di cui sono fatti i sogni, questi dipinti, il cui figurativo sfuma imprevedibilmente nell’astratto, in una incantevole pulsazione di note coloristiche che sanno farsi evocative ed emozionanti.